Porto Ercole

Porto Ercole

giovedì 19 agosto 2010

le spocchiose

Oltre le amebe di cui ho scritto qualche mese fa, esiste un'altra categoria di persone che questo mondo ne farebbe volentieri a meno: le spocchiose. Dicesi spocchiose le donne dall'aria- Ma non lo vedi che la "mia" è chiaramente di qualità superiore?- Volendo andare ad indagare, ma non essendo un medico nè uno spocchioso dato che solo un essere maschile appartenente alla stessa categoria potrebbe succhiarsele, non ci penso neanche lontanamente, ci troveremmo di fronte ad un organo nè più, nè meno diverso da quello delle altre donne...eppure tali persone si sentono in diritto di assumere quell'aria di superbia, supponenza, altezzosità e disprezzo per quelle che considerano comunissime mortali che non possono in primo luogo vestire con abiti firmati, perchè ciò per le spocchiose è fondamentale e fonte di very very cool, o partecipare a party very very cool, o viaggiare in posti very very cool...Quando ne incontro una, riconoscibilissima anche dall'atteggiamento labbroni in fuori, sguardo socchiuso, naso contratto in una smorfia e faccia girata dall'altra parte ( guarda che non puzzo, mi sono appena fatta la doccia!) mi verrebbe tanto da dirle- ma che ci fai qui, non dovevi andartene a fà in quel very very cool?  

venerdì 13 agosto 2010

Basta interpretare!

Mia mamma è un mito in fatto di storpiature di parole. Rende facile la battuta e io mi ci scompiscio sotto lo sguardo incredulo degli altri che aspettano impazienti la spiegazione in italiano per poter scompisciarsi anch'essi! Tipo: cercando il caffè nello scaffale, mia mamma dice:- Prendi questo che è aerobico- Avete capito? No? Massuvvia, aerobico sta per qualità arabica del caffè! E io che ad ogni storpiatura associo un'immagine, vedo il pacchetto del caffè che :- Su forza pigroni un due tre e quattro, un due tre e quattro! Con le braccine e le gambine che su e giù, su e giù ritmano saltelli e avvitamenti! O quando parlando di internet dice:- Hai visto in inter?- E come no,  seguo tutte le partite! E il bad end breackfeast? Diventa un Blec e blè, uhhh bello sà ma buiooooo!!!!   I colori poi sono un opzional...il fucsia diventra fruscia e per quanto ormai lo so, è sempre un problema al mercato spiegare al venditore di stoffe che non abbiamo sbagliato banco e non cerchiamo un'anguilla sguizzante e agonizzante per cucinarla in umido! E così fra  lo sconcerto di chi mi vede mentre parlo con mia madre, contorcermi e piegarmi in due, con le lacrime agli occhi per le risate, almeno ogni tanto mi diverto a stare con lei! Che è molta roba credetemi!

lunedì 9 agosto 2010

IL CASO

Il caso determina buona parte del nostro vissuto . Prendete quello che mi ha regalato il caso la serata di ieri. Vado per vedere una mostra fotografica ma per caso era chiusa...decido di spingermi fino alla chiesa di S. Erasmo a Portercole vecchio pur sapendo l'impervio percorso per arrivare e un poco priva di aspettative, visto che il quadro di Caravaggio  eccezionalmente esposto in quel luogo per il 400entesimo della morte del pittore, lo avevo già visto in svariate occasioni...ebbene il quadro mi ha regalato nuove emozioni perchè ogni cosa se vissuta in contesti e situazioni diverse offre una nuova prospettiva! Sulle spiaggia la mattina, per caso, chiedendo senza particolare curiosità sulle risposte, cosa ci fosse in giro per passare la serata, mio fratello mi dice che forse, ma si, ecco non so bene, ci dovrebbe essere uno spettacolo di Francesca Reggiani ad Orbetello...ebbene vado e non solo lo spettacolo per lo più gratuito ( organizzato per beneficienza dalla Misericordia) è stato divertentissimo, ma per caso, ad assistervi c'era anche il mio cantante preferito in assoluto, Pino Daniele, seduto poco più avanti, al quale, aimè, non ho avuto il coraggio di presentarmi, temendo di disturbare la sua privacy...in conclusione io aspetto che il caso mi porti qualcosa di inaspettato, che il più delle volte ti fa svoltare e non solo la giornata! 

domenica 1 agosto 2010

LA FORZA DEGLI ULIVI





Vorrei possedere la forza degli ulivi. Longevi, forti e ben piantati in terra. Resistono al tempo e i loro tronchi si contortono in un intreccio di rughe come il viso di un vecchio che aspetta la fine del giorno fuori dall'uscio della sua casa. Scheletri di  cicale rimangono  attaccate ai rami protesi verso l'alto, gusci vuoti di vita passata, fremente un tempo, ma effimera come la durata di una stagione estiva; a volte i rami si  inchinano fino a terra e ti ci puoi rifugiare proteggendoti  dal mondo...Vorrei possedere la forza degli ulivi per restarmene lì, senza combattere.