Porto Ercole

Porto Ercole

mercoledì 18 maggio 2016

Rosa rosae rosae rosam rosa rosa

Non danno tregua. Sono i venditori di rose.Prendi il bicchiere per bere e arrivano mettendoti una rosa sotto il naso. proprio a toccarlo il naso. Al tuo - No grazie-e, dopo una serie improbabili di scuse- Non siamo una coppia- E' già passato il tuo collega-Le rose mi fanno starnutire-Mi piacciono le rose gialle e tu le hai solo rosse- Ebbastaaaa!!!- Di nuovo -Grazie no, non prendo nulla-Siamo una coppia ma ci stiamo lasciando- Siamo una coppia ma sposati da venti anni- Siamo una coppia ma abbiamo rispettivi amanti- Siamo una coppia gay, non sappiamo chi dei due deve regalare la rosa all'altro-, finalmente se ne vanno. La loro presenza resta nei discorsi successivi. - Ma secondo voi riescono a vendere qualche rosa? E dove le prendono? E a chi devono dare i soldi? E dove dormono, e di dove sono, è pieno di extracomunitari ambulanti che andassero a lavorà, ecc ecc, Nel momento delle domande esaurite, ecco che ne arriva un altro. Ricomincia la solita solfa. Adesso, quando sei a cena al ristorante e non arrivano, ti chiedi se non sei nel posto sbagliato e dovrai mangiare male...Una sera ho incontrato un amico nella strada sotto casa. La città deserta, eravamo solo noi due. No, mi sbaglio, eravamo noi due e un venditore di rose in bicicletta che ha sfrecciato proprio davanti a noi appena ci ha visto, gridando:-Rosa???- e inchiodando speranzoso subito dopo. Sarà stato il buio, sarà stata la strada deserta, sarà che un venditore di rose in bicicletta e perdipiù  fuori da un locale pubblico non l'avevamo mai visto, siamo rimasti senza parole. Solo dopo un po' e sempre alla presenza dell'ambulante,  il mio amico mi guarda con aria interrogativa e poi mi fa con un filo di voce:- Ma non ti chiami Carla?