Porto Ercole

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giovedì 24 marzo 2011

RISPOSTA DI SAVIANO A BERLUSCONI E A EMILIO FEDE

Vergogna

La guerra in Libia riesce a far sorvolare l'opinione pubblica e i partiti di opposizione su affermazioni di Silvio berlusconi che, se non fossero testimoniate da video, non si potrebbe credere alla loro veridicità. Recentemente il Presidente del Consiglio ha affermato che strozzerebbe gli autori della fiction "La piovra" e coloro che scrivono libri sulla mafia, perchè ci fanno fare " brutta figura" all'estero. Chi glielo dice ai parenti delle vittime della mafia che la morte dei loro congiunti "appanna" l'immagine che l'Italia dà all'estero? Chi glielo dice alle decine di magistrati, giornalisti, persone comuni che sono morti per combattere un cancro del nostro paese, ma li dobbiamo dimenticare in nome del sole, degli spaghetti e del mandolino con cui noi italiani siamo conosciuti negli altri Paesi? Chi glielo dice a quei professori che in classe cercano di sensibilizzare gli alunni sul problema della mafia, attraverso approfondimenti, filmati, letture affinchè loro stessi trovino il modo di opporsi alla criminalità combattendo con le parole, con la condivisione delle idee, con le prese di posizione contro l'omertà che ha impedito per anni di incrinare l'incolumità delle cosche mafiose? Come le vogliamo chiamare coloro che si schierano dalla parte degli omertosi, cercando di diffondere una cultura che non dice, che nasconde, che copre le magagne della società in cui vive? Le affermazioni di berlusconi costituiscono una grave offesa per tutti i cittadini onesti e io mi vergogno del fatto che siano passate così sotto silenzio.





mercoledì 9 marzo 2011

Che fine faremo.

L'ultimo stralcio della trasmissione Ballarò, ieri sera, non mi ha fatto dormire. Veniva mostrato un servizio che informava sulle condizioni del nostro patrimonio artistico e culturale.  Si faceva notare come il posto dello Stato è stato preso da agenzie private che offrono ottimi servizi per la fruizione delle opere artistiche, per l'organizzazione di tour o per la fornitura di guide turistiche, le quali, pur guadagnando cifre spropositate da questo commercio, non investe per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale e questo è ovvio...la cosa scorcentante che la maggiore azionaria di tali agenzie è il gruppo Mondadori!  Non riesco a capire o forse si...Lo stato taglia i fondi alla cultura
( si parla di circa 280 milioni di euro solo per il prossimo anno, mentre nel prossimo biennio i tagli dovrebbero arrivare anche a 800 milioni di euro) e nello stesso tempo si arricchiscono agenzie private che fanno capo al gruppo editoriale più importante di Berlusconi? Insieme alla notizia letta in questi giorni sui quotidiani che la grande istituzione cinematografica di Cinecittà sarà costretta a chiudere per mancanza di fondi e di personale, tutto ciò tocca nel profondo chi, come me, che ha sempre creduto che la cultura dovrebbe essere la prima preoccupazione dei governanti. " Un governo che per ammissione del suo stesso ministro, non crede nel “ruolo strategico della cultura”. Che non investe. Non progetta. Che abbassa il patrimonio culturale ad attività da amministrare giorno per giorno. Derubricandolo a voce di bilancio. Trattandolo come un comma qualsiasi del decreto milleproroghe" ( da Repubblica.it ).  Se il significato di cultura è inteso come coesione di idee, valori, convinzioni, norme e modi di agire, condivisi dai membri di una qualsiasi comunità o sistema organizzativo; se quindi la cultura si riferisce a tutto ciò che è singolare, originale, locale ed esprime il senso ed il razionale (ethos) di una comunità, di un gruppo etnico, di una nazione, etc. (identità culturale); se  con tale significato, la cultura include le caratteristiche distintive di una specifica società, questo governo sta distruggendo le stesse basi della civiltà italiana.  per sostenere le mie argomentazioni ho pubblicato il video dove Abbado ci parla di questo aspetto...le sue parole sono significative e meritano riflessione da parte di tutti noi!   

Claudio ABBADO parla dei tagli alla cultura - "Vieni via con me" di Fabi...