Porto Ercole

Porto Ercole

sabato 26 novembre 2011

Melma.

Ci sono persone senza dignità, che per paura di rimanere soli restano nel branco di lupi che lo ha più volte tradito alle spalle...

Ci sono persone senza dignità che per paura di rimanere soli chiudono gli occhi di fronte all'ignoranza e alla cattiveria...

Ci sono persone senza dignità, che per paura di rimanere soli accettano le angherie fatte verso le persone a cui dicono di voler bene...

Ci sono persone senza dignità, che hanno predicato bene ma per il loro giustaconto razzolano male...

Ci sono persone senza dignità, che per paura di rimanere soli seguono le regole del branco anche quando non sono d'accordo...

Ci sono persone senza dignità, che non distinguono l'offesa verbale da quella morale, tanto più grave...

Ci sono persone senza dignità, che privatamente sembrano agnelli e in pubblico fanno i leoni...

Ci sono persone senza dignità che in pubblico sembrano angeli mentre in privato sono lividi di cattiveria...    

Ci sono persone senza dignità, che pur di non rimanere soli, accettano baci falsi e abbracci vili...

Ci sono persone senza dignità che scambiano l'interesse verso di loro con amore vero...

Ci sono persone senza dignità che scambiano le parole dei blog per frasi senza senso e invece dietro ci sono persone, fatti e tante verità non dette....

Ci sono persone vuote, che inneggiano a persone senza dignità perchè anch'esse non hanno dignità... 

mercoledì 16 novembre 2011

Sono qui, sono io, ora.

Resettarmi...era questo il termine che mi ponevo come obiettivo qualche giorno fa. Sì, ritrovarsi a percorrere la vita da sola dopo 37 anni (37!) che vivi in coppia significava per me necessariamente cercare di trovare una nuova dimensione, una nuova "me", una donna che non conoscevo.  Ero poco più di una bambina, quando ho cominciato a pensare doppio. 14 anni di spensieratezza, di ingenuità, di voglia di giocare, ancora. Eppure, anche se sei piccola, quando ti metti con qualcuno, obbligatoriamente devi tener conto anche dell'altro. E  questo altro viene ad incidere sul tuo modo di essere, sul tuo modo di agire, sul tuo modo di muoverti nella realtà di tutti i giorni. E' per questo che pensavo di non poter più essere io, di dover diventare qualcun'altra...37 anni sono tanti, sono veramente tanti, pensavo... eppure, adesso che provo a scrollarmi di dosso quello che è stato e a ricercare una nuova dimensione, scopro di essere incredibilmente sempre la stessa! Certo,  mi porto appresso un carico di sassi pesantissimi che mi hanno tirato, mirandomi e minandomi nel profondo, e non so se con il tempo riuscirò a trovare una buca talmente profonda per poterli sotterrare ma... mi sto accorgendo che per fortuna o per volontà ho sempre mantenuto, in questi anni di coppia, la mia integrità come persona. Non si tratta di autocelebrarmi sia chiaro...si tratta di constatare che nel tempo ho comunque mantenuto la mia libertà di pensiero, la mia indipendenza,  il senso che ho delle cose che mi circondano, le mie prerogative nei rapporti con gli altri, la mia autonomia di giudizio...ho mantenuto i miei spazi e i miei interessi, le mie curiosità e la mia voglia di vivere ( nonostante i tentativi forse inconsci dell'altro per spegnerla). Ho cercato di mantenere la forza di non cadere verso livelli  bassi della vita in tutti i suoi aspetti, ma di cercare di raggiungere il meglio, il possibile migliore di...e se non ce la facevo, di rinunciare piuttosto, ma di non buttarmi via solo per conformismo o per paura della solitudine...Per questi motivi penso che non ho bisogno di cercare di cambiare, perchè non sono mai cambiata se non nell'aspetto fisico...il vivere in coppia per 37 anni mi ha dato tanto e non mi ha tolto niente di come ero allora e di come mi ritrovo ora, qui. a fare i conti con una nuova vita e la Carla di sempre!

giovedì 10 novembre 2011

I miei miti sono altri!

Nei rapporti sociali  ormai molte persone applicano il principio con cui si intendeva la conoscenza nel '700 e l'educazione negli anni '90...Periodi storici troppo distanti? Mah! Se la vita vede il succedersi di corsi e ricorsi strorici, possiamo azzardare anche di trovare dei punti di contatto tra due epoche così lontane...Dunque sia nel periodo della rivoluzione francese che in quello della GRS ( non si tratta del navigatore nè del raccordo anulare ma della grande riforma della scuola voluta dall' "attuale" governo!) la conoscenza e l'educazione si intendevano valide solo se rapportate all'utile e all'utilità che se ne poteva ricavare per se stessi!! Efficienza ed efficacia le due parole sbandierate nei programmi e nelle comunicazioni ufficiali nella scuole e "Viva il Progresso e la Tecnica!" gli slogan dei sostenitori del nascente Stato moderno nei giorni delle grandi rivoluzioni sociali. Ora, senza tediarvi ulteriormente con la mia deformazione professionale, torno al livello che mi interessa esaminare. Il livello è quello della conoscenza delle persone nei vari gruppi sociali e della loro considerazione in base a valori che non sono più quelli di una volta. Oggi per avere considerazione sociale e per essere considerati degni di manifestazioni di affetto, non serve dirittura morale, attaccamento alla famiglia, comportamenti corretti ed onesti, rispetto per il prossimo, responsabilità e maturità o senso del dovere...no no! Basta che sei..utile! Si, utile a farti allargare la tua cerchia di conoscenze, utile a diventare il più in vista in un gruppo politico, persino utile a farti diventare più bravo in un gruppo di ballo...sembra impossibile, ma ci sono persone che giudicano degni dei loro complimenti o del loro attaccamento ed "orgoglioni" di essere grandi amici non di persone di cui ci si dovrebbe veramente sentirsi orgogliosi di esserlo ma di altre che magari nella vita privata maltrattano i figli o le mogli ( o i mariti), rubano, che ne so, abbandonano gli animali  o non si comportano civilmente e con rispetto verso gli altri...Ci sono persone che sfruttano la notorietà e la forza di altri solo per avere successo in quel gruppo, senza minimamente badare a quello che hanno commesso quelle persone al di fuori dell'ambito del divertimento e del tempo libero...ma la vera natura dell'uomo non si manifesta nei momenti piacevoli o almeno non solo...e io mi vergognerei di dichiarare mito una persona che ha commesso o commette nella vita di tutti i giorni delle mancanze come quelle elencate sopra...i miei miti sono altri e io sono solita amare una persona non per quanto mi può far diventare importante o brava o al centro dell'attenzione in gruppi ricreativi e di svago ma per il valore e l'integrità e lo spessore personale che dimostra nelle questioni importanti, quelle vere, quelle della vera vita! 

domenica 6 novembre 2011

Di che parla questo post? Ma proprio di niente!

Avete presente il niente del niente del niente? No oo? Ma come no...Lo so è difficile immaginare il niente visto che non c'è niente...non può neanche dirsi il nulla perchè il nulla è un concetto complesso e molto complicato. Il niente non si può trovare in niente, pensavo. Ogni cosa è qualcosa, non può non averci niente. Ogni persona ha un suo perchè e per quanto non ci si trovi niente, pensavo, qualcosina la deve pur avere! E invece eccomi clamorosamente smentita...ho conosciuto il niente fatta persona, per dirla con una figura retorica in uso ai grandi scrittori. Niente bellezza. Niente fascino. Niente spessore. Niente simpatia. Niente da dire. Niente cultura, neanche popolare. Niente carisma. Niente sorriso. Niente guizzi nè vivacità. Niente occhi espressivi. Niente movimenti accattivanti. Niente colori, niente bianco e niente nero. Niente possibilità di diventare qualcosa, perchè il niente non ha appigli.Una cosa non più viva, allora? Ma neanche...perchè una cosa non più viva prima di non essere viva, viva lo doveva essere. Insomma come si fa a dare definizione del niente? E' niente e basta...infatti quando l'ho incrociato, questo niente, non ho avvertito niente. Che strano...e che strano che ci sia gente che si accompagna al niente...è come diventare a sua volta niente, visto che per essere bisogna avere interscambi reciproci di qualcosa, di qualunque cosa. A me il niente non piace. Per niente! 
PS: questo post non è accompagnato da un'immagine perchè non ho trovato niente che potesse rappresentare il niente!

sabato 5 novembre 2011

La casa dove vivo.

La casa nella quale si vive non è solo un insieme di muri messi su dalla calce. Non è un soffitto, un pavimento, non è l'arredamento che c'è dentro nè il giardino che c'è fuori. La casa nella quale si vive siamo noi che ci viviamo. Noi con i nostri ricordi, con le lacrime e le risate, con le cene con gli amici, con i salti sul letto con i figli, con le scenette  di teatro improvvisate per giocare e scherzare...siamo noi mentre, sotto le coperte, guardiamo un film e i cartoni animati belli calducci vicini vicini. Noi mentre togliamo le lasagne dal forno e le posiamo con cura sulla tavola apparecchiata per il pranzo della domenica o le rovesciamo per terra dopo essersi ustionati con la teglia sotto lo sguardo incredulo di tutti gli affamati che aspettano...la casa dove viviamo siamo noi, che ci sforiamo al mattino presto dandoci il buongiorno appena con un grugnito per il sonno che abbiamo, noi che cantiamo sotto la doccia, noi che rovistiamo nell'armadio alla ricerca di cosa metterci. Siamo noi immortalati nelle belle cornici argentate sul mobile, con quei visi sereni che ci sorridono, abbracciati gli uni agli altri o in abiti da cerimonia, felici per la bella giornata trascorsa...la casa dove viviamo siamo noi  che ci ricordiamo di innaffiare le piante quando ormai sono in disitratazione, noi che prepariamo la ciotola al cane e ci rotoliamo per terra con lui che ci fa le coccole...la casa dove viviamo siamo noi chini sui quaderni dei figli o immersi nella lettura seduti con un occhio alla tele, un commento che vola alle notizie e una discussione che inizia...siamo noi armati di spazzole e scope per le pulizie del sabato, noi del;- Ci facciamo una cenetta stasera?- noi che litighiamo per quanto olio mettere nella pentola...la casa dove abitiamo non è un mucchio di mattoni, non è un insieme di pareti, di finestre e di balconi...siamo noi come eravamo non molto tempo fa. Nella casa dove vivo ci sono io e c'è il mio cuore....     

mercoledì 2 novembre 2011

Cronache di viaggio

Salgo sul treno diretto a Pisa. E' in orario, forse riesco  a prendere la coincidenza per Firenze. La mia speranza sarà presto vanificata...proprio dietro di me un ceffo in evidente stato imbriacaturadiprimamattina sta dando in escandescenze parlando al cellulare con un fantomatico figlio di buona donna di nazionalità non bene identificata...di volta in volta cambia appellativo gridandogli italiano di m. o rumeno schif. persino russo di Germania...nel momento in cui pronuncia la parola "pistola" ci allarmiamo tutti e qualcuno pensa bene di chiamare il controllore, che a sua volta chiama la polizia che a loro volta ( sono almeno in 6 ) intervengono facendo scendere dal treno fermo a Grosseto lo scellerato, prendono le generalità dei presenti nel vagone e ci fanno perdere i fatidici 15 minuti che si trasformeranno in 20 durante il percorso. Fatto sta che perdo la coincidenza per Firenze e conseguentemente quella per Bologna. Ahimè, me tapina, macchimmel'haffattofare di non andare in macchina, cambio il biglietto Frecciarossa Firenze-Bologna con uno senza posto garantito...evabbè. Il treno per Firenze è superaffollato. Riesco a trovare un posto accanto ad una famigliola, lui ha una voce già sentita...massì! E' la voce del cuoco di "Strascinati innamorati", trasmissione  che guardo prima di "Il club delle cuoche" e condisco con "Dolce e salato"  prima di spegnere la luce per dormire. Lui però non è il cuoco ma riesce a farmi venire un mezzo esaurimento pugliese da quanto parlaaa!!! Sono pugliesi infatti e appena dico che amo la Puglia mi assalgono in tre spaparazzandomi nelle orecchie già abbastanza provate tutte le magnifiche magnificenze della loro terra, comprensive di sciorinatura di prodotti alimentari tipici che hanno messo in valigia ( non sto scherzando sembra il film di Totò e Peppino a Milano ma in fondo il simpatico signore mi sta urlando che erano 20 anni che non prendeva un treno!) ...scendo mentre ho le visioni di angeli che mi danno pacche sulle spalle per aver superato una prova così difficile e faccio appena in tempo a prendere il treno per Bologna...si devono essere sbagliati, mi hanno dato un biglietto senza garanzia posto e qua è tutto vuoto...belle e larghe poltrone, musichina soft in sottofondo, giornali a disposizione nelle tasche dei sedili...mi siedo sul primo trono che trovo ma una signora che è appena entrata mi fa notare che quello è il suo posto prenotato...mi sposto con un sorriso e le mie scuse, il vagone è vuoto! Una voce suadente ci annuncia che presto arriverà per i signori viaggiatori un cocktail di benvenuto...azz però! Ho speso eh! per viaggiare frecciarossa ma che soddisfazione...dico alla signora di prima:- Che strano, tutto il treno vuoto in un giorno di festa...La signora mi fa notare che qualche vagone più giù, in seconda classe, la gente è ammassata in piedi...ah! Ecco la bevutina di benvenuto da dove esce! Ma tanto ci vuole un'oretta per arrivare a Bologna, il controllore sarà benevolo se me ne sto qui buona buonina...il controllore, che non ho visto prima, è seduto dietro di me in attesa che il treno si muova per controllare i biglietti e mi sta facendo "nz nz" con la bocca e "no no" con il ditino, tanto da indurmi a precipitarmi, pena multone, 6 vagoni più avanti, nella seconda classe e a viaggiare schiacciata e sballottata tra un valigione e un passeggino nel corridoio basculante tra i vagoni...però, ben spesi i miei 120 euri per viaggiare ( andata e ritorno ma sselosapevooo)  in treno da Orbetello a Bologna!