
Noi donne e pochi uomini riflettiamo spesso sul sentimento amoroso. Nelle relazioni preferiamo grociolarci nell'accoramento, nella paura della perdita dell'amato, nei mille dubbi del - M'ama...non m'ama...- Ci piace. quel cuore gocciolante di sangue e passione ci fa sentire vive e anche se niente nel rapporto fa presagire una catastrofe imminente, cerchiamo degli invisibili segni per cominciare ad arrovellarci il cervello su cosa c'è che non va! Fiorella Mannoia cantava " siamo cosìììì, dolcemente complicate..."; Enrico Brignano, meno compassionevole, ha fatto della complicanza delle donne nei rapporti con gli uomini, un cavallo di battaglia dei suoi spettacoli divertentissimi.
Delle due sorelle comunque io ho preferito Elinor, così forte e determinata nel non lasciarsi sopraffare dal sentimento, con i suoi modi composti anche quando viene a conoscenza del matrimonio dell'amato con un'altra...il suo dolore solitario non è da meno trasparito rispetto all'angoscia evidente della sorella, anzi, si avverte con chiarezza nelle immagini dove osserva l'oceano seduta su una panchina posta sul ciglio della scogliera o quando, sorpresa dalla pioggia durante una passeggiata solitaria, si rifugia in una grotta e si lascia finalmente andare in un pianto lieve e toccante. Ma la ragione la aiuterà a superare il dolore, a vedere con maggiore distacco emotivo la sua perdita, ad andare avanti nella sua vita, perchè ha la consapevolezza che sua vita e la sua persona valga di più e si meriti di più di come la tratta un uomo...
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