Porto Ercole

Porto Ercole

martedì 21 maggio 2013

Che dire.

Il ragazzo si trascina sulle gambe con il registro in mano. Entra in aula professori, viene verso di me. Pacatamente, senza fretta. La fortuna ha voluto che la Prof. adesso in aula che fa lezione, mandasse proprio lui a cercarmi. E fra l'aula e la sala professori c'è un bel tratto da percorrere...si è no 100 metri! Ma quel tanto che basta per perdere almeno almeno 10 minuti di lezione, fra andare ( mooolto flemmeticamente!) e tornare. Ha un sorrisino accennato sulle labbra. _ Prof, ma che mi combina? Guardi qui- E mi apre il registro sotto il naso. - Che c'è? - Dico - C'è che deve essere innamorata. Ha firmato alla sesta ora e adesso, purtroppo, siamo solo alla terza...La Prof. R...mi ha mandato da lei in modo che corregga, non ha il posto per firmare!- ( insomma detto così sembrerebbe che il ragazzo azzecchi tutti i congiuntivi, in realtà ho aggiustato leggermente il discorso) Sfoglio il registro. E' vero. Non solo ho firmato nel posto sbagliato per oggi, ma ho occupato con la mia firma e le mie lezioni le seste ore di tutti giorni a venire....guardo il mio alunno. Sto per ridere con lui. Di me. Ma lui non ride di me...è un sorriso... complice. Che ci vuoi fare Andrè. Sarà come dici tu. O forse no..chissà! Anche io sono arrivata al limite, mica soltanto voi!  - E chi le ha detto niente Prof.! A me mi ci hanno mandato! Ambasciator non porta pena...- Esce con la solita flemma. Trascinandosi sui piedi stanchi. So che sta ridendo...con me, non di me.

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