Porto Ercole

Porto Ercole

giovedì 13 giugno 2013

Paure.

Mi mettevo nel lettone di nonna Santina e fissavo quel quadro. Ero piccola ed erano i tempi in cui, d'estate, alle due del pomeriggio, i bimbi dovevano fare il sonnellino. Il quadro sembrava venire verso di me. C'erano gli occhi di Sant' Antonio che mi fissavano, con quei fiori, di cui non conoscevo ancora il nome, in mano e accomodato su un braccio del santo, il Bambino Gesù, bello, con i riccioli biondi e grassoccio, con la manina alzata nel segno della benedizione. La camera di mia nonna era al buio, con le tende tirate per non far entrare il caldo, e la cornice di legno massiccio contribuiva a rendere il tutto ancora più cupo.  Non riuscivo ad addormentarmi, naturalmente. Pensavo che da un momento all'altro quelle figure si sarebbero staccate dal muro, avrebbero preso una dimensione corporea e sarebbero volate nella stanza, lasciando lo sfondo bianco e una cornice vuota. Il momento della fine del riposino diventava una liberazione. Non era successo nulla di quello che temevo, ma il giorno dopo la cosa si sarebbe ripetuta nello stesso modo. Ancora adesso, se devo entrare in una chiesa che non conosco, lo faccio con aria guardinga,  evitando le nicchie dove potrebbero nascondersi quadri con le cornici di legno massicce, rappresentanti immagini sacre o Cristo appeso in croce,  specialmente se le sculture sono di legno. La mia voglia di conoscenza spesso mi costringe alla razionalità e mi soffermo ad osservare i quadri che ornano i luoghi di culto dei Paesi che visito, ma con l'angoscia che cresce e che mi costringe ad uscire di fretta all'aria aperta. Oggi si festeggia Santo Antonio. Mi piace questo santo, dall'aria mite e benevola, a guardarlo nell'iconografia tradizionale con gli occhi dell'adulta.. A Padova mi sono appoggiata al sarcogafo che conserva le sue spoglie, con la consapevolezza dello scettico che riconosce il valore affettivo che la mia famiglia ha sempre avuto per lui. E con questo post faccio anche gli auguri di buon onomastico alla mia mamma Antonia e a tutti quelli che si chiamano Antonio.    

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