Porto Ercole

Porto Ercole

lunedì 23 maggio 2011

MILLO

Facile cadere nella retorica quando si parla dei cani. Se poi il tuo cane è scomparso da poco i termini sembrano ancora più scontati. Millo invece non era così scontato come cane. Trovato in una specie di pollaio, se ne stava in disparte, raggomitolato in un angolo della cuccia, mentre i suoi fratellini richiamavano la nostra attenzione per farsi portare via da lì...per questo lo scegliemmo. Malnutrito, malato di gastroenterite, con poche speranze di salvarsi, eppure ce la fece, circondato da tutta la nostra famiglia. Il veterinario disse che non aveva mai visto tanta solidarietà familiare spendersi per un cucciolo, visto che non solo noi proprietari lo accompagnavamo a fare le flebo ma anche mia mamma, mio fratello, mia cognata. Una mattina un esserino ridotto all'osso si affacciò con la testolina al letto dove ancora dormivo...scondinzolava, mi faceva le feste, era guarito! Da quel giorno ci ha accompagnato per molti anni con la sua dolcezza, con la sua voglia di coccole, con i suoi timori di stare in mezzo alla gente o in ambienti che non conosceva...beniamino del cantiere dove lavora mio marito, preso in giro dagli operai quando passava rincorso dai gatti, ma verso i quali prendeva la rivincita nascondendogli i guanti o gli attrezzi da lavoro. Amava la tranquillità della sua casa e la spiaggia di Santa Liberata...la domenica mattina molto presto, con nostro grande disappunto, già si agitava per la casa, sapendo che quel giorno avrebbe fatto il bagno, si sarebbe rotolato nelle alghe e avrebbe rincorso i legni che gli lanciavamo sperando che imparasse a riportarceli una buona volta, anzichè rosicchiarli o facendone un trofeo da regalare al mio babbo che li usava per accendere il fuoco nella stufa. Poi l'incidente e l'operazione per dargli una nuova speranza di vita, che ci ha restituito un Millo un pò sbilenco, zoppicante e acciaccato dai dolori, ma sempre vitale, giocherellone e dispensatore di tanto, tanto affetto. C'è quell'angolo vuoto in casa, l'angolo nel quale si rifugiava negli ultimi tempi con la sua coperta e il suo indispensabile cuscino su cui appoggiava la testa per riposare e guai se qualche volta non lo trovava perchè a lavare o dimenticato in camera dove dormiva la notte! Quanti episodi ci sarebbero da raccontare, buffi, divertenti, curiosi oppure tristi e dolorosi. La sua assenza si fa ancora sentire troppo forte e quell'angolo vuoto sul quale cade la vista ogni volta che entro in casa mi richiama alla mente ogni volta le sue festicciole per la contentezza di rivedermi e la sensazione delle sue orecchie morbide e del suo sguardo amorevole non mi lascerà più...ciao Millo, divertiti nel Paradiso dei cani con i tuoi amichetti, corri forte per tutto il tempo che non hai più potuto correre e guarda intorno a te per tutto quello che non hai più potuto vedere!       

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