Porto Ercole

Porto Ercole

domenica 30 maggio 2010

Il mondo non è più quello di una volta.

C'era una volta un tempo in cui all'avvicendarsi del sabato, le mamme cominciavano a preoccuparsi delle uscite serali dei figli. Le raccomandazioni erano sempre le stesse: - Non bere, attenta ai maniaci che si annidano come funghi alle uscite delle discoteche,  non accettare inviti in macchina dagli sconosciuti, cerca di rientrare ad un'ora decente, lo sai che poi la mattina sembri uno zombi, ma che te ne vai in giro conciata così?- La scena che si presentava immancabilmente alle 3 di notte era quella di due genitori con gli occhi cerchiati per il sonno, trascinati per tutte le stanze della casa, occhi ogni 5 minuti all'orologio e porta della cameretta aperta ogni 2, nella speranza che la figlia si fosse materializzata nel lettuccio senza neanche avere aperto l'uscio di casa...Quello che succede ai giorni nostri, almeno a casa mia, assume un non so che di quasi comico, un surreale rovesciamento di ruoli, difficile da immaginare per chi non sia avvezzo alle mondanità casareccie di chi ha scoperto in tarda età che non esiste soltanto la televisione per trascorrere il sabato sera e non solo...dunque la scena è questa: la figlia rientra sbadigliando alle 10 dopo aver passato un tranquillo pomeriggio del sabato alla sagra di paese. Racconta di aver cenato con un succulento quanto leggerissimo panino alla salsiccia e cipolle, di avere fatto una bella passeggiatina tra le bancarelle e di volersi gustare, finalmente a casa, un bel film su ski, visto che a breve la casa sarà libera dai genitori che freneticamente si stanno preparando per uscire. La mamma corre per le stanze provviste di qualsivoglia oggetto che possa rimandarle la sua immagine, per accertarsi che il vestito scelto sia quello giusto ( naturalmente si è già cambiata 10 volte), i capelli abbiano la giusta cotonatura e il trucco non le faccia assomigliare troppo ad un cugino di campagna. Il padre già pronto si impomata i capelli di gel, giusto per confondersi un momento con le orde di ragazzini in fila davanti l'ingresso del locale, quando, tutti schiacciati in un gruppo compatto, si notano soltanto le chiome a leccata di gatto ...finalmente pronti, prima di uscire quando la maggior parte dei genitori  tradizionali se ne va a letto, si sorbiscono le raccomandazioni della figlia:- mi raccomando non bevete troppo che poi non vi ricordate dove avete lasciato la macchina, non tornate all'alba che poi non riesco più a dormire,  e soprattutto fatevi riconoscere con la parola d'ordine, che con il trucco a panda di mamma e i capelli ricaduti sulle orecchie di babbo alle 5 di mattina mi prende la paura che siano entrati i visitor in casaaaa!!! Eh! Poteri della modernità! 

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