Porto Ercole

Porto Ercole

martedì 4 maggio 2010

Provare per capire

Posso affrontare un problema serio per una volta? Per la serie non si possono capire fino in fondo le situazioni vissute dagli altri se non  ci si trova in prima persona a viverle...In questo periodo sto vivendo la situazione delle persone invalide. Senza stare a spiegare l'origine del problema, mi ritrovo a non poter camminare per lunghi tratti nè a poter stare in piedi a lungo....per questo mi hanno fornito di un tagliando per poter parcheggiare la macchina in zone riservate e per muovermi  mi aiuto con una stampella anche se  devo percorrere brevi tratti . Vengo al dunque. Coop di Orbetello. Lunghe file di carrelli stracolmi alle casse. Io che mi sono avventurata troppo ottimista circa le mie possibilità di fare la spesa, mi ritrovo a spingere con una mano il carrello e con l'altra mano mi appoggio alla stampella, consapevole del fatto di non poter resistere molto a lungo in piedi. Il mio sorriso si illumina vedendo che nell'insegna della cassa veloce è presente anche l'icona degli invalidi. Alla cassa non c'è nessun cliente.( RIBADISCO NESSUNO) La commessa, con tono autoritario, dopo aver visto che il mio carrello contiene più degli 8 pezzi canonici, mi  intima di cambiare cassa. Le faccio notare che quella cassa è anche a disposizione degli handicappati. Non sente ragioni e si rifiuta di farmi il conto, consigliandomi di rivolgermi alle persone in fila alle altre casse chiedendo per favore ( PER FAVORE..IO!) se mi fanno passare avanti!  Sono indignata e piuttosto incavolata ma lascio stare per non sollevare una discussione che per i dolori non sarei in grado di portare a termine, e rassegnata faccio la fila come gli altri, pur essendo in mio diritto di non soffrire per fare la spesa  . 
Porto S. Stefano.  Dovendo necessariamente  di persona compiere un servizio, cerco posto per parcheggiare possibilmente vicino a dove mi devo recare. Nella via ci sono due posti riservati a....due automobilisti che lasciando i fari lampeggianti, si sono riservati loro il posto, occupando abusivamente ( e non credo per pochi minuti, visto che dopo aver fatto altri 5 giri di paese erano ancora irrimediabilmente lì) quello che dovrebbe essere il diritto alla vita quasi normale delle persone handicappate se, come me, hanno bisogno di poter lasciare la macchina in prossimità o della loro abitazione, o  della posta,  dei negozi o, perchè no, di un bar o di un parrucchiere... dunque, morale della favola...cerchiamo di non parlare di cose di cui conosciamo poco e niente e soprattutto non fingiamo di immedesimarci nei problemi altrui...se non li abbiamo vissuti in prima persona!

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