Porto Ercole

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lunedì 24 gennaio 2011

Scuola derisa/scuola finita

Sulla scuola italiana se ne sentono di tutti i colori, sui giornali, nei dibattiti televisivi, dai genitori degli alunni, dalla gente al bar...Fra gli addetti ai lavori, docenti, presidi, segretari, bidelli, circola ormai poca indignazione e tanta rassegnazione riguardo le castronerie che emergono dai non - addetti, frutto del "sentito dire", degli antichi ricordi di una scuola che fu, delle notizie sensazionalistiche sempre volte al negativo e di chi scarica ruoli e compiti ( psicologici, sociali, familiari) propri di ogni categoria ruotante intorno al bambino prima, all'adolescente dopo, al ragazzo poi, insomma al soggetto protagonista di tante fanfanerie, fiati, fatti  e fatiche...
Ieri sera sul primo canale della Rai è andata in onda l'ennesima presa in giro della scuola italiana. "Fuoriclasse", protagonista la sempre grande Luciana Littizzetto, mette in scena una ridicolizzazione della classe insegnante e streotipizza ulteriormente i canoni popolari che riempiono la bocca di coloro che non hanno mai vissuto la scuola reale...se questo non bastasse dis-informa su quelle che sono le attuali procedure nell'organizzazione e nella programmazione delle attività educative e dei ruoli istituzionali all'interno dell'istituzione scolastica. Non basta che i professori, estremamente lagnosi riguardo i loro problemi personali ed eccessivamente complimentosi nei saluti e nell'interessamento reciproco, presentino progetti surreali al solo scopo di guadagnarci; non basta che un vicepreside eletto dai colleghi come si faceva 30 anni fa, rubi il materiale destinato agli alunni con la complicità del bidello ( naturalmente nullafacente ) e fomenti le discussioni tra docenti... a completare il nefasto quadro la preside del liceo ( pubblico) una suora, studenti macchiette che si tirano aeroplanini di carta durante le lezioni di una disgaziata insegnante di inglese, altri che contestano i titoli del compito in classe e si atteggiano ad anacronistici portavoce di democrazia chiedendo mezz'ora di ricreazione e sabato libero per tutti, ragazzi albanesi che non spiccicano una parola di italiano e il solito bullo, vandalo, casinista e razzista da redimere con tanto amore e spirito di abnegazione della solita professoressa attenta al caso umano durante le prossime puntate...insomma, come ho letto in una recensione sulla fiction questa mattina, "Fuoriclasse è  il requiem per una scuola defunta...crea un'immagine ridicola e di basso profilo della vita scolastica", per buona pace di chi avrà ulteriori motivi per denigrare la scuola italiana, senza saperne una benemerita mi.nchia e per lo sconforto degli insegnanti, oramai inerti spettatori di una società che si prende gioco delle fondamenta dell'educazione del suo futuro...          

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