" Ogni episodio.....che mette in scena l'assenza dell'oggetto amato - quali che siano la causa e la durata - e tende a trasformare questa assenza in prova d'abbandono.
Tumulto d'angoscia suscitato dall'attesa dell'essere amato in seguito a piccolissimi ritardi (appuntamenti, telefonate, lettere, ritorni)." ( Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso)
" Nella tragedia greca gli eroi assenti sono quelli la cui mancanza appare come un dato provvisorio e contingente, non come un fatto stabile e definitivo , e il cui arrivo è oggetto di un’attesa spasmodica, che diventa il fulcro stesso del dramma" ( Nicola Stanchi, La presenza assente. L’attesa del personaggio fuori scena nella tragedia greca)
Tre citazioni per trattare il tema dell'attesa. Si dice che l'attesa aumenti il desiderio, che l'attesa sia più importante dell'oggetto atteso, che l'attesa alimenti l'amore...io mi sento molto di più vicina come significato a ciò che viene affermato dagli autori a cui ho attinto: attesa che fagocifera, attesa che angoscia, attesa che conduce al dramma quando spariscono le coordinate di riferimento spazio-temporali perchè non sai nè quando nè dove puoi aspettarti di colmare l'attesa...non avrei mai voluto trovarmi nei panni di una novella Penelope, la donna che aspetta per antonomasia eppure sembra essere questa la condizione imprescindibile del mio vivere attuale...e non vorrei che lo fosse anche nel futuro...perchè io non so attendere...
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