Porto Ercole

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domenica 6 giugno 2010

FRAINTENDIMENTI

Un simpatico equivoco mi ha dato l'occasione per riflettere sul significato di due termini che nel linguaggio odierno hanno assunto significati diversi pur esprimendo in realtà lo stesso concetto, passione e compassione. Passione deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare o patire Compassione  da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) e significa patire insieme. Si comprende che, pur di derivazione etimologica diversa, i due termini si riferiscono a sentimenti negativi: il primo però si patisce in  solitudine, l'altro almeno ha da parte sua in conforto di una possibile compartecipazione empatica. Eppure se come è successo a me si fraintende la frase:- Ci mette passione- con:- Mi fa compassione- in riferimento ad un amico verso cui due amiche chiacchierone intessevano un "cappottino",  le espressioni del volto assumono forme diverse, contraendosi in una smorfia prima di sorpresa, non aspettandosi tale giudizio rivolto a quell'amico, di cui si erano decantate le lodi di bravissimo personal trainer, e un nanosecondo dopo di compatimento: la bocca con gli angoli improvvisamente rivolti all'ingiù, gli occhi pronti a bagnarsi di un velo lacrimale, le orecchie più aperte nella speranza di venire improvvisamente a conoscenza di fatti inaspettati, tali da considerare quella persona degna di pietà e dunque di avere l'opportunità di  ricamare nuovi succulenti spettegolamenti...certo che la reputazione di una persona è veramente appesa ad un filo...anzi ad una fila di parole che, se intese male, possono far più danni delle cavallette!!! 

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