Porto Ercole

Porto Ercole

martedì 3 gennaio 2012

Racconto breve.

Singolare come scegli un libro chiuso sapendo che lì dentro troverai un pò di te stessa. Lo afferri tra i tanti sullo scaffale e lo annusi...poi sfiori la copertina e fai scorrere velocemente le pagine fra il pollice e l'ndice e le parole corrono come quei disegni animati dei vecchi cartoons. E una  pagina si ferma su un passo così vicino ai tuoi ricordi e leggi - ...e tu mi hai guardato andare via con un fiacco sorriso. Qualsiasi ricordo che si colleghi a un possibile seguito ulcera la mia piaga... La polpa serica della tua pelle mi sfiora. Fare l'amore dopo quella tempesta è stata una lezione, hai detto? Per chi di noi due? Folgorazione diffusa. Sei diventato il mio amore chimerico. - 
Immedesimazione scontata quando anche a te si è chiusa una porta alle spalle prima ancora che avessi sceso le prime scale, la sensazione amara di essere stata usata. E nei giorni a venire le prove che quello che cercavi, l'abbraccio sincero di chi poteva percorrere con te un pezzettino di vita perchè l'avevi scelto per i suoi occhi, il suo sorriso e la sua voce, dissolversi attraverso superficiali e ripetute manifestazioni di non interesse per te  ma solo per un momento uguale a tanti altri, per lui. Peccato. Io ho tanto da offrire per chi ancora rispetta le persone e sa cogliere la ricchezza della loro anima. Neanche un amore chimerico volevo. Solo la condivisione delle mie fragilità.

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